Amanti della bellezza di ieri e di oggi, eccovi qualche breve pillola riguardante il trucco e l’utilizzo dei gioielli durante il Medioevo.
La Bellezza nel Medioevo: il trucco e i gioielli in epoca medievale
Si dice che la vanità sia donna, e la storia sembra confermarlo.
L’abitudine di ricercare la bellezza attraverso il make-up e l’adornamento del proprio corpo con abiti lussuosi e gioielli è sempre esistito ed è oggi confermato da numerosi documenti e ritrovamenti archeologici.
Il trucco nel Medioevo
Contrariamente a quanto si pensa, le donne medievali truccavano il proprio volto.
Questa tradizione ha in realtà radici molto più antiche (le donne dell’Antico Egitto come le Etrusche già “dipingevano” il viso) ma nel Medioevo prosegue e si conferma.
La carnagione veniva spesso schiarita con l’utilizzo della biacca (polvere di piombo, tra l’altro tossica) mentre le labbra e le guance venivano colorate di un tono rosso deciso.
Anche i capelli venivano spesso colorati. Trotula de Ruggiero, una donna-medico della scuola di medicina di Salerno, descrive per esempio nei suoi scritti delle ricette per imbiondire o rendere corvini i capelli.
Se non colorati, i capelli venivano comunque arricchiti da nastri e gioielli e, per aumentare il volume delle acconciature, venivano integrati da capelli posticci o bambagia (cotone).
I gioielli nel Medioevo
I veri protagonisti dei segreti di Bellezza femminile, però, restavano i gioielli.
Utilizzati sia dagli uomini che dalle donne, i gioielli erano occasione di dimostrazione del proprio status symbol, oltre che manifestazione di vanità.
I gioielli venivano utilizzati su tutto il corpo: dai capelli ai vestiti. Ne esistevano di tantissime tipologie, sia veri che falsi. La “bigiotteria” nasce infatti in questo periodo e i due centri di produzione principale sono Venezia e Milano.
Il gioiello più comune nel Trecento era l’anello. Spesso se ne indossava più di uno per volta (tradizione perpetuata nel Rinascimento) e ve ne erano di oro, argento, rame o ottone. I più abbienti potevano arricchirli con pietre preziose.
Queste ultime, a seconda di come venivano “combinate” tra loro, si pensava portassero degli effetti sulla salute e sulla quotidianità. In particolare:
- Il diamante, montato sull’oro, aveva virtù miracolose
- Lo smeraldo portava ricchezza
- Il caledonio donava forza
- Il diaspro accelerava il parto e curava il mal di stomaco
- Il corallo salvava da tempeste e fulmini
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