Un viaggio attraverso la Storia per tutti gli amanti dei Cammini: un percorso a piedi che unisce tradizioni antiche e tendenze moderne.
Pellegrini moderni: i Cammini nella Storia, da ieri a oggi
In epoca medievale, i Grandi Cammini che un uomo di fede avrebbe dovuto compiere erano essenzialmente tre, detti peregrinationes maiores: il Cammino verso la Terra Santa, quello rivolto a Santiago di Compostela e quello indirizzato alla tomba dell’apostolo Pietro a Roma. Ben presto, numeri sempre crescenti di pellegrini provenienti dal Nord Europa iniziarono ad attraversare il confine italiano per raggiungere il cuore della Cristianità: flussi inarrestabili di viaggiatori affrontavano fatiche e pericoli indicibili in nome di un qualcosa di spirituale e profondo.
La prima documentazione che attesta la descrizione di un tratto di questi cammini risale al X secolo, a firma del Vescovo Sigerico il quale, dopo esser stato ricevuto dal Papa a Roma, poté far rientro a Canterbury. A partire da allora la tratta Canterbury-Roma divenne la prima ufficialmente riconosciuta e presto chiamata Francigena.
Oggi, quando si parla di Francigena, si intende comunemente un fascio di vie più che una strada singola. Sono innumerevoli infatti le deviazioni e le varianti che i pellegrini di ogni tempo disegnarono nei loro spostamenti facendola diventare un importante crocevia di scambio e incontro di culture, lingue, abitudini e pensieri.
Monteriggioni e la Francigena
E’ forse proprio per questa sua storia impregnata di spiritualità e tradizione che la Francigena affascina così tanto ancora oggi. Non solo i pellegrini vi si avventurano ma anche semplici amanti della natura, del trekking, delle passeggiate a contatto con aria pura e silenzio.
Il borgo medievale di Monteriggioni è uno dei centri toccati da questa antica via storica: ancora oggi, passeggiate ed escursioni di gruppo vengono regolarmente organizzate per poter apprezzare le bellezze di una natura in gran parte incontaminata insieme ai tesori artistici e culturali di questa zona della Toscana.
Oltre la Francigena: il Cammino di San Jacopo in Toscana
Se la Francigena è la “Regina” delle Vie Storiche, molti altri percorsi a piedi tracciati nei secoli successivi potrebbero essere considerati i suoi degni “eredi”: specialmente negli ultimi decenni infatti si è assistito alla comparsa di un innumerevole quantità di Cammini che attraversano l’Italia in lungo e in largo.
Tra di essi, una novità nel panorama degli itinerari slow è certamente segnata dal Cammino di San Jacopo in Toscana: un percorso di circa 100km che unisce cinque città d’arte – Firenze, Prato, Pistoia, Pescia e Lucca.
Il Cammino vede Pistoia sia come tappa che come mèta poiché è in questa cittadina che si conserva, dal 1145, una preziosissima reliquia di San Giacomo Apostolo proveniente direttamente da Santiago de Compostela.
A partire da quel momento, Pistoia divenne la Minor Santiago d’Europa, attraendo a sé migliaia di pellegrini ogni anno. Ancora oggi questa tradizione è confermata e portata avanti da un esercito di amanti dello slow travel che decidono di impiegare il proprio tempo libero all’aria aperta seguendo itinerari e tracciati che attraversano bellezze naturalistiche, paesaggistiche e artistiche altrimenti non apprezzabili.
In questo viaggio attraverso la storia, gli amanti dei Cammini di ieri e di oggi si ritrovano a percorrere strade battute da altri prima di loro in una perfetta continuità tra passato e presente, tra le tradizioni che abbiamo ereditato e le tendenze del turismo moderno.
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