I Banchetti medievali e rinascimentali

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I banchetti medievali e rinascimentali: scopriamo insieme come si svolgevano queste grandi feste ai tempi delle corti signorili.

I Banchetti medievali e rinascimentali

La popolazione che ci ha “abituato” al concetto del banchetto, inteso come grande festa conviviale nella quale un numero importante di persone si riunisce a mangiare è certamente quella degli antichi Romani.

natura morta

Sono molteplici i documenti che raccontano di esuberanti e abbondanti banchetti dei quali cibo, musica e intrattenimento erano i veri protagonisti.

I banchetti medievali

Questa briosa tradizione fu ereditata dalle corti medievali. Il banchetto ha infatti sempre avuto come scopo quello di sottolineare lo status symbol del signore che lo offriva. La generosità dei servizi, la spettacolarità dell’intrattenimento, le sorprese e i colpi di scena previsti facevano parte di un’attenta regia volta ad esaltare il potere della corte.

In un nostro precedente articolo abbiamo già ripercorso brevemente alcune caratteristiche delle cene e dei banchetti nelle feste medievali e rinascimentali. (Te lo sei perso? Puoi leggerlo ora)

La tavola nei banchetti di festa

Ricordiamo tuttavia alcuni aspetti fondamentali della tavola.

Questa era spesso composta da lunghe assi di legno poggiate su “banchetti” (appunto!) rimuovibili dopo il convivio. La si apparecchiava con una o più tovaglie perché i commensali mangiavano con le mani e quindi spesso sporcavano la tovaglia pulendovisi le dita… Per quanto riguarda l’apparecchiatura, essa era minima, molto diversa da quella cui siamo abituati.

La forchetta non si usava poiché il cibo si prendeva direttamente con le mani da vassoi comuni nei quali le portate venivano presentate già sporzionate. I cucchiai, anche se talvolta presenti, venivano usati molto dal popolo e quindi poco apprezzati a corte. I coltelli invece erano più diffusi e venivano portati direttamente dai commensali stessi. (Normalmente erano i pugnali personali dei cavalieri che venivano posati sulla tavola).

I banchetti rinascimentali

La grande era dei banchetti sfarzosi fu tuttavia il Rinascimento.

festone rinascimentale festone rinascimentale

I banchetti rinascimentali raggiunsero infatti dimensioni quasi teatrali, specialmente nelle grandi occasioni di festa.

In un testo descrittivo di fine Quattrocento del banchetto di nozze di Gian Galeazzo Sforza con Isabella d’Aragona si descrivono le caratteristiche di un “banchetto all’italiana”.

Il banchetto di festa era composto da cinque “servizi”, ovvero cinque portate principali, ognuna delle quali divisa in “sotto portate”. Ad ogni servizio corrispondeva un cambio di “tovaglia” (per i motivi ricordati sopra), costituita da drappi di tessuto lussuosissimo. Ogni servizio era infine presentato da personaggi mitologici: ecco quindi che entravano in sala veri e propri attori che come in una scenografia teatrale rendevano omaggio ai Signori in uno sfavillio di colori e luci artificiali.

La portata d’onore era costituito da un vitello intero, cucinato in modo particolarmente elaborato.

trinciante maggioreLa carne di quest’ultimo veniva tagliata, in una sorta di esibizione, dal Trinciante Maggiore. Questa figura era importantissima poiché portava avanti una vera e propria arte: trinciare (ovvero tagliare) la carne “all’italiana”, cioè “in aria”, senza poggiarla su un tavolo o su un piatto.

Questa particolare operazione costituiva un momento essenziale dell’intrattenimento. Il trinciante entrava in sala con gli strumenti del suo mestiere, ovvero coltelli e punzoni, e provvedeva a tagliare le fette di carne con precisione tenendo sempre lo sguardo fisso sul Signore.

La disposizione a tavola

Chiudiamo con un piccolo inciso sulla disposizione a tavola dei commensali, valido per i banchetti di festa medievali come per quelli rinascimentali.

Prima di tutto, dobbiamo precisare che i membri più importanti – che fossero i signori della corte o i festeggiati – sedevano al centro del banchetto, spesso rialzati da una sorta di pedana.

Ai lati, a scalare, si “scendeva” di importanza, dunque le persone che sedevano alle ultime estremità della tavolata erano di conseguenza le figure di minor rilievo.

Questa scala gerarchica era rispettata non solo nella posizione ma anche nell’ordine in cui venivano serviti i commensali: prima i signori e via via tutti gli altri ospiti seduti.

cani banchetti medievaliEsistevano “ospiti” non seduti? Beh, potremmo definire così i cani, che felicemente pensavano a ripulire il pavimento da tutti gli avanzi che (poco elegantemente) venivano gettati a terra.

I banchetti oggi

Se questo mondo ti affascina come affascina noi, puoi prendere parte a un vero e proprio banchetto medievale in occasione del Capodanno di Firenze o del Capodanno di Monteriggioni.

Altrimenti, cene medievali in pieno stile ti attendono a Pistoia, Volterra e Firenze.

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